Nel 2024 lusso in frenata, beauty resiste: le prospettive

Secondo i dati dell’Osservatorio Altagamma, il giro d'affari del comparto si attesta a 1.478 miliardi di euro, con una contrazione di circa il 2% rispetto all'anno precedente

Il mercato globale del lusso registra nel 2024 una contrazione del 2%, raggiungendo i 1.478 miliardi di euro, rispetto ai 1.500 miliardi del 2023. Si tratta di un rallentamento fisiologico dopo l’anno record post-pandemia, come evidenziato dall’Osservatorio Altagamma 2024. Nonostante il calo, alcune categorie, come il beauty, gioielli e occhiali, mantengono una crescita positiva, a fronte di una contrazione più marcata in settori come pelletteria e calzature.

I dati chiave del settore

Il mercato dei beni di lusso personali, pur segnando una leggera flessione con un giro d’affari stimato a 363 miliardi di euro (rispetto ai 369 del 2023), mostra segnali di resilienza nelle categorie beauty (+6%) e gioielli (+4,5%), sostenuti dalla crescente domanda di beni rifugio e piccoli piaceri quotidiani come fragranze e cosmetici. Tuttavia, il rallentamento complessivo è imputabile a un contesto economico e geopolitico complesso, caratterizzato da conflitti, inflazione e calo del potere d’acquisto.

L’Asia, tradizionale traino del comparto, soffre un calo significativo, con la Cina in difficoltà e il Giappone come unico mercato regionale in controtendenza. In Europa e America, invece, il settore si mantiene stabile, con previsioni di crescita moderata per il 2025 (+2%). Gli analisti dell’Altagamma Consensus evidenziano una forte polarizzazione tra i consumatori di altissima gamma e quelli aspirazionali, con una perdita di circa 50 milioni di acquirenti in due anni, molti dei quali giovani.

lusso Osservatorio Altagamma

Le dichiarazioni di Altagamma

“Il mercato del lusso sta vivendo una fase di normalizzazione dopo il boom post-Covid. Le incertezze geopolitiche ed economiche hanno avuto un impatto significativo sul nostro comparto,” ha affermato Matteo Lunelli, presidente di Altagamma. “È cruciale rafforzare i pilastri del Made in Italy, come l’artigianalità, la sostenibilità e la capacità di innovare, per affrontare le sfide di un contesto globale sempre più protezionistico.”

Nuovi trend e sfide future

Il mercato del lusso sta registrando cambiamenti nei comportamenti dei consumatori. Si afferma il fenomeno del “Luxury Shame”, che riflette una crescente discrezione negli acquisti di lusso, soprattutto tra i consumatori asiatici. Le generazioni più giovani, tradizionalmente più attratte da acquisti aspirazionali, mostrano una maggiore selettività, prediligendo esperienze autentiche e brand che abbracciano valori come sostenibilità e inclusività.

Nel 2025, il mercato potrebbe beneficiare di un recupero moderato grazie alla ripresa dei viaggi internazionali e a una maggiore stabilità economica. I consumatori americani sono attesi come i migliori performer con una crescita del +4,5%, seguiti dagli asiatici (+3%) e dagli europei (+2%), più prudenti per natura.

Focus sui canali e categorie di prodotto

Il retail fisico (+5%) conferma il suo ruolo centrale, trainato da showroom esclusivi e servizi personalizzati, mentre il canale digitale, in crescita del 3%, si integra sempre più con le esperienze in-store. Il wholesale rimane invece in crisi, senza variazioni significative.

Tra le categorie di prodotto, la cosmesi e i gioielli si confermano come i segmenti più dinamici. In particolare, le fragranze e gli accessori eyewear continuano ad attrarre i giovani consumatori, con la Corea come mercato di riferimento. Al contrario, pelletteria (+2%) e calzature (+1%) subiscono una frenata, complice il calo del turismo cinese e degli acquisti occasionali.

Verso un nuovo equilibrio

Gli analisti di Bain & Company sottolineano l’importanza di cogliere questa fase di incertezza per definire strategie a medio-lungo termine, puntando su creatività, innovazione e connessione autentica con i consumatori. Solo attraverso una maggiore flessibilità operativa e un uso strategico della tecnologia, il settore del lusso potrà affrontare le sfide globali e tornare a crescere in modo sostenibile.

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